Biografia:
Cantante e cantautore Italiano
Augusto Re, nome d’arte per Giuliano “Giulio” Romini, nasce il 12 aprile 1966 a Ravenna, sotto il segno dell’Ariete (ascendente Cancro). Sin dall’infanzia, Giulio si distingue per la sua personalità eclettica e per le sue forti passioni: dapprima, infatti, si dedica intensamente all’attività sportiva, ed in particolare al gioco del calcio, dimostrando un notevole talento (apprezzato anche da un “certo” Arrigo Sacchi !). Il Destino, purtroppo, non è favorevole al giovane Giulio: un infortunio lo costringe a mettere da parte il pallone, arrestando così quella che sembrava una promettente carriera nel settore calcistico. Tuttavia, l’incidente si rivela un’opportunità per sperimentare nuove strade: lo sport, infatti, appare un passatempo troppo “monotono”, e viene presto sostituito dall’interesse per la musica e per la cultura. Giulio studia chitarra e pianoforte e, negli stessi anni, si laurea in Giurisprudenza, abilitandosi poi alla professione di Avvocato: da lì in poi, arte, diritto e gioco si mescoleranno, dando vita ad un personaggio dai mille volti.
Le mie sperimentazioni:
Augusto Re comincia a suonare un po’ per diletto, un po’ per passione: tuttavia, a differenza dei suoi “compagni”, non si accontenta di rimanere ad un livello “hobbistico”, anzi prosegue con la sua inarrestabile ricerca artistica. Autori come Lucio Battisti, Chico Buarque, John Lennon, Enzo Jannacci e Francesco De Gregori influenzano il suo lavoro e, nel 1998, viene pubblicato il suo primo album con la New LM Records, Il Capitano ed il Furiere , seguito, nel 2000, da L’incontro. Entrambi i dischi ricevono un buon apprezzamento da parte del pubblico, delle radio e della critica, ma ben presto il poliedrico Giulio sente il bisogno di creare un volto musicale più ricco di sfaccettature: nasce, così, Barocco, alter-ego dell’avvocato Romini. Nel 2003 compone uno dei suoi brani più significativi della sua carriera: L’infinito rivolto, una trasposizione in musica degli intramontabili versi del Poeta Giacomo Leopardi, cui segue Tutte le ragazze (2007), contenuto nell’album del 2008, Continuo ad avere dei dubbi. Il 2010 è l’anno de La canzone del cazzo, l’artista ironicamente crea questo brano riflettendo sul fatto che nel primo decennio del 2000 non fosse stata composta nel mondo della musica nessuna canzone degna di nota; la canzone del cazzo era l’unico slang che le rappresentava tutte. Termina qui la fase della sperimentazione musicale di Barocco.
Ultimi eventi
“Arte, diritto e gioco si mescolano, dando vita ad un personaggio dai mille volti…”
La mia musica:
Il personaggio “Barocco” non soddisfa pienamente Giulio, ed infatti, nel 2016, dopo un periodo di pausa durato circa un anno, il cantautore emiliano decide di reinventarsi, partendo dal suo stesso nome d’arte, che diventa appunto Augusto Re. Vi sono tanti motivi che hanno portato a questo cambiamento: innanzitutto, la collaborazione con la storica amica Ornella D’Urbano (compositrice e tastierista di Fabio Concato ), dalla quale emerge il desiderio di “rimettere a nuovo” la sua produzione, riarrangiando in maniera nuova ed originale i brani più classici. In secondo luogo, Giulio si ispira all’Imperatore dell’Antica Roma Gaio Giulio Ottaviano il quale, verso il termine del suo percorso politico, prese il nome di Augusto: vi sono tante affinità tra il cantante e l’imperatore, tra cui la voglia di protagonismo e la tendenza al camaleontismo. Augusto Re, forte della sua nuova maturità artistica e personale, pubblica, nel 2016, l’album Teste da Canestro, che contiene ben 12 canzoni senza tempo, che costituiscono una sorta di “ponte” tra passato e futuro: non a caso, il brano “principe”, da cui il disco prende il titolo, è stato composto proprio nel 1989, ben 27 anni prima della nuova edizione.