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A
Passa il giorno, passa e mi sento
di appartenere
a una parentesi chiusa.
La mia anima rimbalza
da un’inquietudine all’altra
e tutto il resto è sorriso
di speranza, di speranza.
Sì, speranza
che una volta eri del candore
del cristallo e che ora
ti dimeni per rimanere a galla.
Sì, speranza
quando la forza dei tuoi 15 anni
è quella di non vedere
la morte e i suoi tarli.
Sì, speranza
vecchia puttana di lusso,
dalle gambe corte.
Penso a una terra dove alla fine dell’Est
non ci sia subito l’Ovest, non ci sia subito l’Ovest.
Penso a una vita dove alla fine dell’Est
non ci sia subito l’Ovest, non ci sia subito l’Ovest.
Penso a una scelta dove alla fine dell’Est…
Passa il giorno, passa e mi sento dentro
il male di vivere
e tu dove sei? e tu cosa fai?
Non ho la rabbia del cane che ringhia
ma il morso sì, quello sì
e una parola a volte basta per tutto quanto.
Torna e ritorna
il sole dell’alba che poi tramonta
e il male di vivere
ti lascia così.
E la gente festeggia, perché
la squadra vince, perché
il partito vince, perché
il condannato muore, ma
il male di vivere
dentro rimane.
Penso a una terra dove alla fine dell’Est
non ci sia subito l’Ovest, non ci sia subito l’Ovest.
Penso a una vita dove alla fine dell’Est
non ci sia subito l’Ovest, non ci sia subito l’Ovest.
Penso a una scelta dove alla fine dell’Est
non ci sia subito l’Ovest, non ci sia subito l’Ovest.
Penso a una storia dove alla fine dell’Est
non rimanga rancore.
Sono gli amici che hai avuto che non vedi più
Sono i rimpianti che adesso non ti scrolli di dosso
Sono sempre di meno le certezze che hai
Sono i fari di un treno che vedi andare lontano
come i ricordi di un sogno che vedi andare lontano…
Sono gli amici che hai avuto
I Santi che cerchi in cielo
Son le occasioni che hai perso
I colori di un arcobaleno
Sono i consigli di un padre
Una madre che ha dato tanto
La sensazione che tutto riesca
Ma senti
che anche questo non basta.
Sono i giorni che volano e non tornano più
Sono i figli che crescono verso i loro orizzonti
Sono gli occhi distratti di un anziano che va…
Che una volta era tutto e ora niente è speciale
Rimane meno grave, quando niente è speciale…
Sono gli amici che hai avuto
I genitori che hai ascoltato
Sono gli sguardi di un bimbo
che sorride mentre mangia un gelato
Sono i giorni di sole
I sogni che hai nella tasca
Un desiderio avverato
Ma senti
che anche questo non basta.
Una notte che ero in viaggio e ne avevo di tempo per me
mi chiedevo ma come avrei fatto senza di te, senza te.
In macchina ascoltavo la radio con della musica inascoltabile
quindi sorpassavo l’armadio di un Tir
e proseguivo il mio viaggio…
Schiavo di una galleria non ti sentivo già più mia.
Milan – Juve finiva uno a zero e la domenica passava così
e giù nel buio dell’autostrada era già lunedì…
Mentre guidavo nella testa tornavo a quel pensiero rimasto laggiù
a come si può avere amato qualcuno che non si ama più.
Schiavo di una galleria non ti sentivo già più mia.
Nella mia mente ci sei solo te, non posso stare senza te, senza te.
C
A volte sono poco impulsivo come un amore che arriva al suo epilogo e una marea di interrogativi mi piombano addosso
come i macigni che sulla testa cadono, ma i cartoni animati prima o poi si rialzano e lo sa bene Willy il Coyote che non ha mai pareggiato.
Questa vita gira troppo veloce è un continuo rincorrersi di amplessi frettolosi come dire “I ragazzi perdono ancora tempo a fare mulinelli di lingue…”
Lui s’innamorò a prima vista lei, forse, non s’innamorò mai…
Vorrei che le emozioni che sento adesso qui davanti a un sole giallo come il miele e a un mare azzurro come il cielo si potessero congelare e mettere via come due cubetti di ghiaccio per poi scioglierle d’inverno quando il cuore si restringe e il cielo diventa catrame.
Ma non è vero che non ti ho mai capita
e non è vero che ti avrei dimenticata
per trovarci così, come buoni nemici
che non si odiano più, ma sono ancora assetati
con gli occhi segreti e uno strappo al cuore.
Vorrei esser modificato all’infinito per tutti i momenti che non han bisogno di parole e non finire come una vecchia barca che imputridisce su una spiaggia. Mi avvicino alla finestra vedo gente che passa, gente che va di fretta e una vecchia piegata con le sportine piene.
Il mio cuore è un secchio svuotato, ma questo specchio non mi ha ancora cambiato. I vespini truccati che rimbombano, i telefoni che squillano… e una serie di rumori che scoraggia, anche la musica oggi è fabbrica.
Ma non è vero che non ti ho mai ascoltata
e non è vero che non ti avrei rapita
per trovarci così, come buoni nemici
che non si odiano più, ma sono ancora assetati
con gli occhi segreti e uno strappo al cuore.
(intro musicale)
Solo noi due tutta la vita e poi
Solo noi due stretti per mano e poi
Solo noi due a fare l’amore noi due
in mezzo a tante promesse fra baci e carezze.
E un’altra storia se ne va
come la neve in montagna
e un’altra storia arriverà
come la neve in montagna
ma questa storia era bella così
come la neve sul deserto.
(stacco musicale)
Solo noi due in viaggio in aereo e poi
Solo noi due ascoltare lo stereo e poi
Solo noi due abbracciati davanti a un film
e poi due sconosciuti improvvisamente che si guardano
e si dicono che non c’è più niente…
E un’altra storia se ne va
come la neve in montagna
e un’altra storia arriverà
come la neve in montagna
ma questa storia era bella così
come in un sogno a cielo aperto
e ora rimane il deserto
e ora rimane il deserto.
Di fronte ad una scelta preoccupante
il giorno e la notte ancora
il giorno e la notte
il giorno e la notte ancora
e tutto cambia tutto in un istante
na na na na… na na na…
E
(intro musicale)
Brivido morbido le tue labbra che scendono
il profumo di te nel vestito sgualcito
confusione dei sensi totale fra baci e carezze.
Come la pelle al diamante, come il diamante alla pelle,
accenderemo la luce che non aspetta più
un po’ di sale e un po’ di miele il tuo sapore.
Restiamo sotto al sole
noi due sospesi fra la Terra e il Cielo,
erotico arcobaleno!
Passeggiamo per il centro mano nella mano gli occhi alle vetrine
un ragazzo scrive su un muro: “Non me ne frega un cazzo Voglio Morire!”
un tossico si avvicina e ci chiede delle monetine
Annuso la vita, annuso il profumo della tua pelle
come un cane s’avvicina sempre a caccia di una carezza
la tua voce mi prende e mi scioglie come il fuoco brucia le foglie.
Fra le tue braccia adorne
di braccialetti colorati
la mente si confonde…
Fammi volare nel vento
dove si fondono i cuori degli innamorati.
Fammi volare più in alto
in quella parte di cielo che è fatta solo di baci,
dove la luce è Atomica!
Un fiume in piena di odori, di viole e di prati
tutto è verde per fare l’amore,
sbocceranno i fiori
ma non avremo danni da grandine.
Dai desideri rapiti i nostri profili proibiti
il suono è vicino a una Primavera imminente
e l’Inverno è lontano, chiuso dentro al cruscotto.
Non sono ancora le otto,
noi due sospesi fra la Terra e il Cielo,
erotico arcobaleno!
Non perderemo il treno,
questo treno.
Fammi volare nel vento
dove si fondono i cuori degli innamorati.
Fammi volare più in alto
in quella parte di cielo che è fatta solo di baci,
dove la luce è Atomica!
G
I
di Augusto Re
Si baciano senza respiro
come se ogni bacio fosse d’addio,
si baciano amandosi.
Aggrovigliati come serpenti
sussurrano parole d’amore,
baci e parole.
I ragazzi che si amano vivono di pane e amore
e si scrivono lettere.
I ragazzi che si amano sognano come me
I ragazzi che si amano soffrono come me.
Dimmi che mi ami ancora ti prego piccola mia
Dimmi che mi ami ancora prima di andare via
Dimmi che mi ami ora se no non vai più via.
Sorriderti è come morire
vedere una conchiglia che viene
scaricata dal mare.
Ma sento ancora un brivido lento che sale
se continui a parlare
e i muscoli si contraggono dal male.
I tuoi occhi lontani volano su un aeroplano,
ecco il viaggio organizzato da te.
I ragazzi che si amano soffrono come me.
Dimmi che mi ami ancora ti prego piccola mia
Dimmi che mi ami ancora prima di andare via
Dimmi che mi ami ora anche se è una bugia.
Proprio te che la mattina ti svegli come fai tutti i giorni
proprio te che con la valigia in mano ti ritrovi nel caos
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
Proprio te che sei bloccato nel mezzo di uno stupido ingorgo
che sei in piedi dalle sette e non vedi che sia mezzogiorno
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
Proprio te che senti il peso degli anni solo nei compleanni
proprio te che devi avere un orgasmo perché altrimenti non dormi
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
(musicale)
Proprio te metti su dieci carte e ti rimane in riserva
proprio te che ti hanno fatto la multa e ci sei rimasto di merda
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
Proprio te qua e là che sei di ritorno dalle fatiche di un viaggio
proprio te che senti tutto ad un tratto che ti manca il coraggio
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
Proprio te che le donne che hai avuto ti hanno sempre capito
e le sberle che hai preso nel muso ti hanno fortificato
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passanti
ed il tempo che ti passa davanti come i treni passati.
(musicale)
Proprio te che la giornata è finita e che sei stata tradita.
(intro musicale)
Ieri credevo che il mondo girasse bene
oggi lo vedo strano
domani un futuro incerto che non mi appartiene
si farnetica contromano.
Spiegami i tuoi desideri, amico mio
spiegami le tue paure
mi dici che il punto difficile comincia da Dio
ma non riesci a capire da dove.
E gira il mondo e gira l’Universo
e l’uomo è sempre lo stesso
e gira il mondo e gira il Mio Universo
e sono ancora lo stesso
potevi scegliere un momento diverso
Ieri oggi e domani sono tutti giorni uguali
ieri oggi e domani voglia di libertà
ieri oggi e domani aspettando che mi chiami
ieri oggi e domani sempre in fuga i ladri
(musicale)
Parlami amico, dimmi, che cosa non va
hai perso di nuovo il tuo treno
Pensaci bene che è niente con l’eternità
Non te ne può fregare di meno.
E cambia il mondo e cambia l’opinione
ma abbiamo sempre ragione
e cambia il mondo e cambia la destinazione
vogliamo il posto migliore
per farlo hai scelto il momento peggiore.
Ieri oggi e domani ti mancavo e mi cercavi
ieri oggi e domani cosa adesso non va?
ieri oggi e domani celebrando funerali
ieri oggi e domani spose agli altari
Se non partiamo adesso un’altra nave ripartirà
e non aver paura il bello è proprio questo
in mezzo a tanto chiasso sto bene con me stesso
tutta l agente tutto il mondo gira, gira, gira…
Ieri oggi e domani sento ancora che mi chiami
ieri oggi e domani dov’è la verità?
ieri oggi e domani certi patti non sono chiari
ieri oggi e domani dentro mi rimani.
Capitano per la prima volta la paura gliela leggo in faccia novità nessuna, nessun assente, qui davanti c’è la “Forza presente”. Capitano fischia il treno e la terra si allontana dalla nostra caserma desolate lande, terre di frontiera, maledetta guerra non ci voleva. Capitano questo sole d’agosto, questo porco sole d’agosto e la sete stanca, la truppa arranca, tutti insieme in questa lunga marcia. Capitano non vogliamo morire di questa morte non vogliamo la fine Capitano ascolta non vogliamo morire, di questa morte non vogliamo la fine. Rulli di tamburi incessanti
Fila di soldati davanti
Soldati in corpi di adolescenti
Ecco la notte che scende ed è subito buio
niente canzoni e risate, ma tende mimetizzate
i soldati stesi come cadaveri: “Che nessuno si muova,
nella notte non provate ad accendervi una sigaretta!”
Ecco il Capitano nervoso che cammina su e giù
con la coscienza di avere fatto bene il proprio dovere
in guerra ti ritrovi ma non sei tu che la vuoi
il Capitano chiede alla truppa:”Lo giurate voi?”
Capitano per la prima volta la paura gliela leggo in faccia
novità nessuna, nessun assente qui davanti c’è la “Forza presente”. Notte di pensieri incessanti
Notte di ricordi davanti
Sparano da tutte le parti.
Bang bang bang e si ritorna bambini per gioco sparavi a un amico ed ora ammazzi il nemico
il rombo di tuono di questo maledetto cannone
e pensi: questa sporca guerra quando finirà? Cazzo Capitano mannaggia dove siamo finiti? in mezzo a questi bombardamenti rimarremo fantasmi
un ammasso di corpi, di resti, senza segni né nomi lei ci chiede in nome della Patria:”Lo giurate Voi?”.
Capitano per la prima volta la paura gliela leggo in faccia novità nessuna, nessun assente qui davanti c’è la “Forza presente”.
K
M
Testo e musica di M. Luberti e R. Cocciante
Io non posso stare fermo con le mani nelle mani
tante cose devo fare prima che venga domani
e se lei già sta dormendo io non posso riposare
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.
Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero
fatti grande dolce luna e riempi il cielo intero
e perché quel suo sorriso possa ritornare ancora
splendi sole domattina come non hai fatto ancora.
E per poi farle cantare le canzoni che ha imparato
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito
sveglierò tutti gli amanti, parlerò per ore ed ore
“abbracciamoci più forte perché lei vuole l’amore”.
Poi corriamo sulle strade e mettiamoci a ballare
perché lei vuole la gioia, perché lei odia il rancore
poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri
case vicoli e palazzi perché lei ama i colori.
Raccogliamo tutti i fiori che può darci Primavera
costruiamole una culla per amarci quando è sera
poi saliamo su nel cielo e prendiamole una stella
perché Margherita è buona
perché Margherita è bella.
Perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera
perché Margherita ama e lo fa una notte intera
perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è il sale
perché Margherita è il vento
e non sa che può far male.
Perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia
Margherita è Margherita,
Margherita adesso è mia.
Margherita è mia.
O
Q
Lampi blu stroboscopici, la gazzella che va,
ferma due psicopatici l’agente della polizia.
In un Bar dietro l’angolo urla a squarciagola
una tipa che litiga vistosamente con la sua metà.
Dice che palle che è questa città!
un venditore che va di corsa sul tram
la ballerina si sente una Star, scambia battute coi fan poi chiama un taxi
le mani in tasca i sandali blu, le merci esposte, lo stereo che va a tutto volume “Mangia anche se non ti va” fa la mamma al bambino … tiene il muso e lo fa.
Quanti turisti che ha questa città!
tutta la gente che va di corsa qua e là
prova un approccio che invidia non fa, la mora forse ci sta e accetta il caffè
le due gemelle coi jeans e con due giubbotti in pelle le afferrano due tipi sotto le ascelle dorme di schiena di già sopra una panchina e russa senza pietà.
Tira su sacchi atipici, un’artista sarà?
che si fa dentro a un cinema di pomeriggio quando sono le tre, è?
Parla ma non lo ascolta più, la metà se ne va
suona il suo citofono, di corsa sale le scale le scale le scale le scale….
Dall’avvenente cassiera ci va
è lo scontrino la scusa più banale che ha, le chiede dopo che fa…
Fanno uno scambio di lingue di già, gli innamorati non hanno un’età
inizia il concerto
beve una birra e ci va, le manovre al parcheggio, scatta le fotografie.
Io non ti voglio, io non ti ascolto…
legge i fotoromanzi, naviga nei suoi sogni.
Finestre gialle, la sera scende
i rettangoli di case, cartelloni luminosi
nel traffico ciclisti rari, la carovana delle auto…
per questa sera io resto qui, sì resto qui,
sì.
R
T
(intro musicale)
Non cercare di capire, le ragazze son così
è difficile intuire quando ti diranno sì.
Prendi Adele, per esempio, che ama Marco e non lo dice
e lui neanche se n’è accorto, e si è messo con Alice…
Non cercare di capire, le ragazze sono strane
come Jessica che vuole solo sesso senza trame.
Non cercare di capire, le ragazze sono fatte così!
Tutte le ragazze sanno i loro misteri
e s’innamorano proprio quando meno ci speri.
Tutte le ragazze ti illudono, ma ognuna è diversa
c’è quella che ami solo quando l’hai persa.
Tutte le ragazze in cerca del Vero Amore.
(musicale stacco)
Non cercare di capire se Daniela è così pura
è una brava segretaria ma nono cerca un’avventura.
Mentre Rita che è sposata si nasconde dietro a un dito
per evadere la noia del suo tenero marito.
Non cercare di capire, le ragazze hanno mille colori
sfumature sottili dentro ai loro petali di fiori.
Non cercare di capire, le ragazze sono fatte così!
Tutte le ragazze e il loro Principe Azzurro
con le labbra dolci e morbide come il burro
Tutte le ragazze si scoprono a Primavera
e si fanno più belle per uscire la sera.
Tutte le ragazze in cerca del Vero Amore.
Una sera buia quasi senza luna, statica
noia lungo i marmi di senilità.
Sopra il ponte di metallo la tua ombra, isterica
scioglie quell’antifona che hai distorto già.
La visione scritta blocca la tua immagine, rigida
la campana scocca le sei verità.
Un rintocco per chi snobba la pietà, rimbomba
fa eco nella Piazza di ambulanti in frack.
E la sera è già diversa, ferma sulle onde la tua storia
la signora già si è persa e non sente più le urla di disprezzo su di te
non ha coraggio chi ride degl’altri quando alle spalle è coperto…
E non ti chiedi il perché
perché ti trovi sul ponte e ti sporgi
e non ti chiedi il perché,
perché quando ti guardi allo specchio c’è il vuoto dentro di te
che non senti il silenzio del fiume o quel cane che abbaia ormai da più di due ore
e che ancor non si stanca.
E tutti vogliono te
la tua testa mozzata che cade mentre l’anima sale
è proprio questo che aspettano tutti per dormire tranquilli
giustizia è fatta stavolta, il pazzo è stato punito ed il sangue che scorre
fa parte solo del rito.
Teste da canestro il 1792
non si paga niente, bello questo show!
Una testa da 3 punti per i capi, i sovversivi
guidano la carica per la libertà.
E la vita che si è persa, spenta sulla piazza la tua gloria
sul patibolo la testa, certamente passerà alla storia,
schizza via
ma non buttarla, c’è chi ne fa la raccolta poi se le gioca.
E non ti chiedi il perché
per ottenere quei pochi ideali devi tanto lottare
e tutti i giorni è una lotta per strada e poi c’è sempre chi suona,
chi ti manda a fan culo o ti insulta perché si vuole sfogare per uscir dalla noia
che tutti i giorni è letale.
E non ti chiedi il perché,
perché gli scontri, le guerre e le morti sono passaggi obbligati
cosa potrebbero scrivere d’altro sui libri di storia
che se li apri trovi sempre una guerra e il più bravo di tutti non è certo
proprio chi te l’insegna.
V
X
Z
B
D
Sono intrappolato dai tuoi occhi di diamante su di me
Pioggia di ghiaccioli e di farfalle che cadono su te
Ma come sei bella
Coi piedi nudi sull’erba
Gli spruzzi di pioggia
Sulle nostre labbra
Paura di sentire che tutto possa finire
Paura su me Il sentiero quando
Di non amare Nel bosco entrando
Di amare e non te Il sentiero perdo
Di essere amato L’orizzonte smarrendo
Ma non da te
(musicale)
Presto è tardi possono pensare
Che facciamo sempre noi l’amore
Esce il sole fra le nubi rotte
Si apre il cielo a terre sconosciute
Si diffonde intorno alla campagna un buon aroma di caffè
Sono intrappolato dai tuoi occhi che cadono su me
Ma come sei bella
Nel fresco odore d’Estate
Fra mandorli e cedri
Un amore che divampa amore
Ritrovarsi felici e poi improvvisamente insicuri che non sia più così
Paura su me Il sentiero quando
Di non amare Nel bosco entrando
Di amare e non te Il sentiero perdo
Di essere amato L’orizzonte smarrendo
Ma non da te Il sentiero quando
Paura su me Dal bosco uscendo
Di perdere te La tua mano prendo
Di essere amato La città attraversando
Ma non da te Dal bosco uscendo
Paura su me Dal bosco uscendo
Di perdere te Dal bosco uscendo.
(intro musicale)
In questo clima da cartomanzia
il mio futuro è in balia di carte e tarocchi
Stacco la spina dal mondo
mi rilasso e chiudo gli occhi
Se apro una finestra apro una vena
e spero solo tu sia sincera, spero solo tu sia sincera.
E non importa che tu non senta
quello che penso lo scrivo su un pezzo di carta
E’ proprio una notte chiara dalla bocca amara
E non c’è tempo e non c’è una ragione
sognando il nostro bacio lunare
noi due nel vortice di un’alluvione
ed io che adesso guardo questo mare
un mare riflesso di stelle e di schiume.
(musicale)
Poi tu mi hai chiesto di che segno sei
del segno di fuoco della primavera
e tu mangiavi frutta fresca
io mi sentivo leggero come un aquilone.
Così all’improvviso ero stregato da te
dai tuoi sorrisi da morsi di ragno
e da quel momento non lo so che cos’è
ma sono ancora innamorato di te.
E non c’è tempo e non c’è una ragione
sognando il nostro bacio lunare
noi due nel vortice di un’alluvione
ed io che adesso guardo questo mare
un mare riflesso di stelle e di schiume.
Ridendo e ballando in un’Osteria
sparare cazzate un po’ in compagnia
la cosa difficile è sempre arrivare a domani,
domani già bussa alle porte delle città.
I giorni che passano sempre più in fretta
la vita è una gara in motocicletta
chi vince e va forte arriva per primo alla morte
domani già bussa alle porte delle città.
Lavori tranquillo e stai sempre zitto,
ti godi quello che hai
ma quando ci pensi un po’ su
non sai quel che fai.
(musicale)
E intanto invecchiamo pensando al domani
fra i tanti progetti e “fare gli affari”
e gli anni si alzano e volano ma poi non ritornano
domani già bussa alle porte delle città.
Si spengon le luci, la commedia è finita
domani riprenderà
e intanto c’è a chi niente non pensa e dorme di già,
domani già bussa alle porte delle città.
Testo di Augusto Re – Musica di Augusto Re e Daniele Guidazzi
E a volte basta un solo sguardo, ma a volte non ti basta un anno
e non sai mai come andrà a finire e noi che non sappiam cosa dire
I tuoi occhi mi hanno acceso l’inverno come uno scontro senza schianto come in un quadro di Van Gogh e i turbamenti che ci sono dentro
e l’inquietudine di questo tempo, davanti all’epoca del trapasso,
mi hai ricambiato con un triplice bacio quando a Natale ti ho portata a Parigi dove s’incontrano i sorrisi, dove le notti sono cieli in fiamme,
dove ai giardini dell’amore facevamo sempre tardi.
E a volte bastano pochi sguardi per capire che non sono momenti
e si rivela fallimentare una sposa perplessa all’altare
prigioniero della gelosia in un processo di revisione
i destini dell’Umanità su un acquerello di cartone
… e anche oggi una visione un’invasione di spazzacamini che si riuniscono nelle piazze e protestano in catene
sento già che non mi vuoi più bene,
é troppo facile da intuire
con i messaggi subliminali non si riesce più a tradire…
… e a volte basta un solo sguardo per capire un vero amore e ritrovarsi in un momento dalle stelle alle rose senza bisogno di fuggire via cercare nuove dimensioni creare problemi d’intesa portare mille ragioni… Furono dati sulla bocca i baci degli appuntamenti
e furono frecce veloci lanciate senza bersagli
Ma il più bello di tutta la storia,
da una violenta delusione amorosa,
se ne cerca subito un altro se lo prende e se lo sposa.
Ma il più bello di tutta la storia,
da una violenta delusione amorosa,
se ne cerca subito un altro se lo prende e se lo sposa.
… se lo prende e se lo sposa.
F
(intro musicale)
Forse un giorno non lontano noi
Guardando questo deserto bianco
Allacciati in un sogno
Rimarremo in attesa
Tutto quello che a noi appartiene
Tutto quello che da noi proviene
Insicuro del vento
Come i castelli di sabbia
L’orizzonte una fessura cieca
La terra, un buco nero di pioggia
Una gabbia senza porte e finestre
questa vita, questa vita.
Forse un giorno non lontano noi
Sotto un cielo navigato di stelle
A parlare di quei sogni
Rimarremo in attesa
E la furia non ci esploderà
E la fretta non ci brucerà
Ascoltando in silenzio
Le ceneri delle ore
Una musica di rose suonerà
Una musica a ingannare il silenzio
Una musica che l’anima ridarà
A questa vita, a questa vita,
Alla Nostra Vita.
H
J
L
Mi faccio un tatuaggio
nella parte più nascosta del corpo,
mi faccio un tatuaggio sul cazzo, OPS!
E tu sei una testa di cazzo
perché non capisci un cazzo,
cazzo, cazzo , cazzo cazzo!
Cazzo mi fanno la multa.
Cazzo mi son già separato!
Cazzo, cazzo , cazzo cazzo!
E tu sei una testa di cazzo
perché non capisci un cazzo,
cazzo, cazzo , cazzo cazzo!
E mi ritrovo qui senza sapere chi sono,
senza saper come fare
per tirare avanti
una Vita del Cazzo,
dove giorno per giorno – e già –
sento cose orribili.
vedo cose insulse attorno a me e
mangio merda, ah ah!
Che bello il tatuaggio,
è proprio molto carino
sul cazzo ci sta bene un tatuaggio, non grande.
Il problema sarà il futuro
se non potrà più prender forma,
ma infondo questo è solo un problema del cazzo, non grande.
Cazzo che incidente!
Ma quanto andava forte!
E l’altro andava piano ma ha trovato la morte (sì ma la colpa era dell’altro…)
Cazzo ma che vita è,
tutto alla rovescio
si esce davanti e cercano di metterlo dietro, OPS!
Cazzo, cazzo cazzo!
Oggi è una giornata del cazzo.
Domani pure e
dopodomani uguale, OLE’!
Cazzo il telefono squilla,
un’altra chiamata del cazzo
quanto tempo si perde per motivi del cazzo, cazzo!
Cazzo, cazzo cazzo! OPS!
quanti discorsi del cazzo,
la gente oggi parla a vanvera,
a vanvera, a vanvera,
tutto a vanvera..
Rotola il sasso quando frana giù,
io non mi ritrovo più.
Ti piace quando viene giù, ti piace averla fra le mani
La sensazione che ti dà è un’emozione che tu provi
Tutte le volte che verrà, tutte le volte è una sorpresa
Ti piace quando viene giù, guardarla e dire un altro “ancora”
E non ne vedi l’ora.
Ti piace starci sopra un po’ e scivolarci con il corpo
Ti piace quando viene giù e su nel cielo è una bufera
Ti chiudi in camera così la puoi gustare completamente
Ti piace aprire gli occhi e poi provar l’effetto che si sente
Bello esteticamente proprio mentre scende
La neve
Viene giù lentamente
La neve
Che bello mentre scende
la neve
Che emozioni ti dà
Che bello quando nevica.
La neve
Di Natale a dicembre
La neve
Che bello mentre scende
la neve
Che emozioni ti dà
Che bello quando nevica.
La neve quando viene giù vuol dire fuori zero gradi
È un freddo cane ma però la neve ha effetti misteriosi
Ti piace aprire gli occhi e poi come in un gioco di prestigio
Guardare fuori davvero se la neve ha tutto coperto
Come se fosse un disegno ecco un nuovo paesaggio
Guarda scende
La neve
Viene giù lentamente
La neve
Che bello mentre scende
la neve
Che emozioni ti dà
Che bello quando nevica.
La neve
Di Natale a dicembre
La neve
Che bello mentre scende
la neve
Che emozioni ti dà
Che bello quando nevica.
Allo specchio disegna il trucco, si tocca il sopracciglio,
sbadiglia come un ippopotamo…
la ragazza sfoggia un abito aderente che le fascia tutto il corpo,
c’è lo spacco nella schiena: è pronta per la scena.
La ragazza si vuoi divertire, è pronta per uscire, ha voglia di ballare
i suoi amici son di sotto che la aspettano, ma possono aspettare
c’è una storia sulle spalle tutta da dimenticare…
Si va in discoteca, questa sera si viaggia
le luci psichedeliche, il casino delle casse
il corpo che sballa, la mente che non pensa
e tirare avanti, minimo, fino all’alba.
La ragazza si scatena, si curva come una iena, si lascia trasportare
i capelli sciolti come la sua mente, la fatica che non sente
mentre parla coi suoi amici dice che si diverte!
“O Yeah, Yes, Wash!” e non ci pensa più
i nervetti delle tempie che martellano su e giù,
si stringe le braccia e chiude gli occhi,
sente nuovi profumi nei campi.
“O yeah, Yes, Wash!” e non ci pensa più…
La ragazza non sembra convinta del rapporto superficiale, lo guarda,
e preferisce ballare
e l’amico più intruppato della storia si spara cento carte
poi racconta di aver visto donne con le tette di gomma!
“O Yeah, Yes, Wash!” e non ci pensa più
i nervetti delle tempie che martellano su e giù
e la musica fino all’alba.
Le strade affilano le zanne è il fascino della notte
Sensazioni troppo confuse per sentirsi diversi.
Tu che provi un po’ a distrarmi, fai di tutto ma niente è acqua
La bufera dei pensieri dove il senso rimbalza.
Si chiude l’anima e piove
Sentirsi soli e un po’ insicuri
Un po’ di musica ci vuole
Conservo le utopie del cuore.
Come piove, disse a prima vista
Sotto al sole ero con la testa
Poi si voltò, s’allontanò
E dopo la tempesta arrivò
La sua eresia mi spazzò via le ipotesi che avevo di lei.
Sono pieno di buoni intenti, ma tutto è caotico
Le richieste si accavallano come un mazzo di carte sparse
Emozioni meno sicure, idee contorte e schiave
Passa un treno e le sue merci, ero pieno di buoni intenti…
Si chiude l’anima e piove
Sentirsi soli e un po’ insicuri
Un po’ di musica ci vuole
Conservo le utopie del cuore.
Come piove, ma ora c’è anche il sole di qua
Ecco amore sei tornata presto da là
Stai ancora qui non andar via
Vorrei sentirmi senza pazzia
Stai ancora qui, ma dove sei?
Eppure ti ho sentita ancora mia
Conservo le utopie del cuore
Chissà
Conservo le utopie del cuore
Chissà
Conservo le utopie del cuore.
Non è qualcosa che compri e non è una conquista,
ma è un sentimento che nasce da mille attenzioni.
E’ uno sguardo che vedi negl’occhi suoi, non c’è bisogno di una spiegazione
all’improvviso ti accorgi che anche tu ce l’hai
e senti quanto é stupenda questa sensazione.
A prima vista le notti sono piene di amori,
ma si nascondono certe verità che rimangono là.
La sensazione di essere animali indifesi:
ti accorgi che ti manca una metà,
sul viso è scritto quello che ti dà
la vita senza amore .
Questo è il momento, prendi quello che hai perso,
sento che giocheresti bene questa chance.
Vorresti sempre che tutto, tutto fosse diverso
sperare forse domani pur sapendo che è perso.
Ma tutto questo danneggia l’anima che hai
e non ti basta avere il mondo sotto al tuo potere.
E lentamente ti accorgi che non ce la fai
lo so perché lo abbiamo cercato insieme,
lo so perché lo abbiamo distrutto insieme.
E nuovamente sarà una sera come tante
e chissà ancora per quanto tempo noi in apparenza vivere
e nuovamente sarà come far finta di niente
e chissà ancora per quanto tempo noi in apparenza decidere
sul viso è scritto quello che ti dà
la vita senza amore.
Guardami negl’occhi bella ragazza
Lasciati svegliare fra le mie braccia
Fuori batte forte la pioggia sopra la finestra
Oggi non ci sono programmi, stiamo soli io e te
E non avere paura che ad un tratto finisca questa bella storia
Sorrido quando mi guardi e mi domandi se ancora ti amerò domani
Hai gli occhi pieni di luci e l’amore che cerchi lo sprigioni dagl’occhi
Ti senti calamitata dall’odore fresco della mia pelle
L’alba, il chiarore del cielo acceso in piena luce
io e te abbracciati sotto le coperte
Ti accarezzo le mani, gioco con i capelli, ti rapisco i respiri Mentre mi sorridi.
Guardami negl’occhi bella ragazza
Libera gli ostaggi dai tuoi castelli
Libera i pensieri, i problemi, le preoccupazioni
Oggi non esiste più niente, ce ne stiamo io e te
Quando mi dici ti amo penso sempre a quel giorno che ci siamo incontrati
A volte nasce per caso, arriva nel momento che meno ti aspetti
E invece scopri che è quello, quello nato per caso, l’amore che cercavi
Ti senti calamitata dall’odore fresco della sua pelle
L’alba, il chiarore dei cielo e tu sei la mia luce
Bello il tuo corpo disteso sotto le coperte
Ti accarezzo la pelle liscia come un cesto di albicocche
Che me le annuso tutte.
Quando il sole tramonta non sentirti persa
Qualcuno in ogni momento può bussare alla porta
E l’amore che cerchi può arrivare conoscendo qualcuno
Che non pensavi mai.
Esco (Internet Internet). Gli scalini di corsa (Internet Internet). La fretta. L’ora, il nome, ma non so chi sei (Internet Internet) e ti desidero (Internet Internet). Le lettere messaggi, una gran voglia di te: 1’incontro.
Scende la sera l’ombra e la penombra quando il sole tramonta
Fra le tue braccia io non vedo l’ora ma non so chi sei (chissà come sei)
Cuore di fuoco, brividi profondi, l’emozione, l’ignoto
Il tuo nome bisbiglio… (le persone vanno e vengono e si confondono)
Dalla mia mente esce l’espressione di vederti dovunque
Sono gli occhi che s’ingannano sempre gli occhi di un’attesa che non passa mai (che non passa mai).
Nella mia mente…
Il tuo nome bisbiglio, non posso fare a meno di te
Il tuo nome è un incendio che si scatena dentro di me
Guardo avanti cercando quegl’occhi blu che cercano me.
Indovinare fra gente che va uno sconosciuto sorriso
E mi preparo il viso per affrontar l’incontro
Le luci abbagliano questa città nel cuore del suo centro
Ed è un divertimento investigarti dentro.
Le mani fredde, fredde come cose morte, morte dal gelo
Un plotone di curiosi si ferma sotto quell’insegna di quel nuovo Pub
(dimmi dove sei…)
Cento visioni…
Il tuo nome bisbiglio, non riesco a fare a meno di te
Da quante notti non dormo pensando alle tue lettere
Guardo avanti cercando quegl’occhi blu che cercano me.
Indovinare fra gente che va uno sconosciuto sorriso
E mi preparo il viso per affrontar l’incontro
Le luci abbagliano questa città nel cuore del suo centro
Ed è un divertimento investigarti dentro.
Ah, ah ah…una gran voglia di te, cos’è?
Questa gran voglia di te (Internet Internet)
Questa gran voglia di te.
Testo di Giacomo Leopardi “rivoltato”
Musica di Augusto Re – O. d’Urbano – A. Morelli
L’infinito dove sto mi separa questa siepe
nel silenzio godo un po’ per la ritrovata quiete
e naufragar in questo mare d’immensità.
L’orizzonte al di là di silenzi sovrumani
fra le piante il suon di lei, sono morte le stagioni
come il vento che alza la voce
come il tempo che odora di eterno
il pensiero s’annega di te.
Ma sedendo e rimirando interminati profondi spazi
sempre caro quest’ermo colle
e il pensiero di te si perde.
Naufragare in questo mare dove dolce s’annega il cuore
e lo sguardo che la siepe toglie
è il silenzio che ho dentro di te.
Sempre caro guarderò l’orizzonte in questa quiete
con lo sguardo che starà sopra il muro della siepe
e naufragar in questo mare dolce sarà.
Profondissima di là dove il cuore non si arrende
l’infinito rimarrà nella voce del silenzio
e di eterno rimane il ricordo
nello spazio mi giro e mi fingo,
mi abbandono nell’immensità.
Ma sedendo e rimirando…
N
P
Nuvole di piombo su una bestemmia davanti a una chiesa,
su un drogato che ruba a sua madre, su un sorriso di un assassino s
sopra i resti di un attentato, sulle stragi del sabato sera
sugli orrori dei telegiornali, l’uomo del giorno è uno stupratore…
Nuvole di fango sulla mano di un traditore, sulla ruggine degl’odi
e su altre pubbliche immagini, e di altre pubbliche immagini.
Nuvole d’inchiostro sulle condanne degl’innocenti, le assoluzioni dei colpevoli,
sulle foto degli schianti, sui giardini pieni di siringhe, sulla fortuna di chi vince sempre
sulla sfiga di chi è bravo in amore, sul cuore di chi abbandona il cane
Nuvole di rame sopra i sogni delle puttane, sulle rinunce delle suore
e su altre pubbliche immagini, e di altre pubbliche immagini.
Nuvole di sangue sopra un dito tagliato, sul silenzio di un suicidio,
sugli indugi di una vergine, su un ragazzo appena amputato,
sopra un pugile andato al tappeto, sulle promesse mai mantenute,
sulle tentazioni di un prete
Nuvole di sete in compagnia di una ragazza che ride,
sopra il sollievo di un orgasmo…
Nuvole spaccate dal sole in compagnia di una ragazza che ride,
sopra il sollievo di un orgasmo…
sopra un cuore deserto che vive.
Se l’avessi saputo prima da te,
non sarebbe successo niente, di irrimediabile.
Se ci fossimo chiariti prima, probabilmente,
non sarebbe cambiato niente.
Ma tu, chissà
quante piccole croci mi hai lasciato in giro qua e là…
e mi guardavi mistica
quando tornavi da me.
Se l’avessi captato prima, certamente,
avrei fatto il possibile, tutto il possibile.
Se ci fossimo amati prima, probabilmente,
non sarebbe cambiato niente, fra noi.
Ma tu, chissà
quante piccole croci mi hai lasciato in giro qua e là…
con la commedia dell’arte
e ogni scusa pronta per mischiare le carte.
E’ l’inverno che ti ghiaccia il cuore
quando finiscono le storie d’amore,
ti senti schiavo di te stesso
e rimani prigioniero
di un Inferno che uscite non ha
Ma tu, chissà
quante piccole croci mi hai lasciato in giro qua e là…
con la tua arte Gotica.
Passano le carovane emotive
e tutti i giorni sono buoni
per produrre ciclicamente
sogni d’oro,
nel silenzio che dà
quest’energia basilare
per continuare a sperare.
Io mi ricordo paura non avevo
e il mondo lo tenevo dentro
il mio zainetto. Sai
erano i tempi della sboccia,
della sicurezza che
parlavo di “scontro frontale”:
un gioco con mio padre.
Passano gli anni e volano i sogni nel cielo
e ci sono i fantasmi buoni
ma anche quelli più cattivi
e gli Angeli Custodi fanno degli straordinari
per tenere le ali, strette bene le ali
in aiuto al domani.
La musica e il canto, la filosofia:
ma quanto pesa sulla schiena
l’angolo di una sedia.
Ma quanto pesa sulla schiena
la responsabilità
o una vita sulle strade passata in Autogrill…
Passano gli anni…
…………………………………
Ed il Mondo si muove in un continuo tormento,
un ammalato grave che soffre senza un lamento
e l’amore che unisce le razze e le glorie
è la spinta di pace e una speranza che sporge
ad un vicino orizzonte, a un infinito orizzonte.
Passano i momenti di decisioni che,
almeno prese in giusti tempi…
una scusa per un “se…”
ma per fortuna l’uomo è forte
non si tira indietro mai:
nella speranza l’orizzonte
di Fratellanza, prima o poi.
Fosse rinato strano come era
immagini che tu non hai
quasi sembrava un pazzo quando stava
sopra i binari steso per terra.
E sempre più distratto diventava
riflessi atipici quei suoi
sforzi per isolare la sua mente
– controcorrente – si sbilanciava con le idee
Lui non rideva mai, non si sentiva come noi
lui non piangeva mai e questa è la sua storia e tutto il resto è sabbia
lui non chiedeva mai.
La sindrome biologica di un dichiarato “Pazzo”
dai medici e da tutti lasciato a se stesso
il volo di un uomo prigioniero del mondo
che lascia la gabbia per raggiungere il cielo
un viaggio nel freddo di un giorno sereno.
Fosse rinato strano come era
immagini che tu non hai
tanto lui era un pazzo e non contava
ma si contava le paranoie.
Lui non urlava mai, non si sentiva come noi
lui non prendeva mai e non voleva niente, guardava l’orizzonte
lui non scappava mai.
La sindrome biologica di un dichiarato “Pazzo”
dai medici e da tutti lasciato a se stesso
il volo di un uomo prigioniero del mondo
che lascia la gabbia per raggiungere il cielo
un viaggio nel freddo di un giorno sereno
E lui non fu più ombra
e la sua carne, nell’aria.
S
(a 1” prima di dire)
Eih,
siamo oggi su una nave
dentro a un mare tropicale
e mi vuoi fotografare
con le onde che si schiantano
tu mi dici vieni qua…
rotoliamo sulla spiaggia
e l’amore ci accompagna
in un vortice armonioso
e poi tu che sei stupenda,
non mi sembra ancora vero…
che ora sono qui
in giro per il mondo
e non ci sei più tu al mio fianco
se potessi averti ancora accanto
mi rimangerei le parole che ho detto.
E ora dove sei? Ora cosa fai?
A cosa stai pensando, che emozioni stai vivendo?
i respiri tuoi sono i battiti del cuore miei
e non è vero che non è più così…
se potessi tornare a un secondo prima di dire
la mia vita, oggi,
non sarebbe un Inferno.
Sai,
non credevo che la vita
fosse un angolo di cielo
dove il sole va per caso
che neanche te ne accorgi
o te ne accorgi quando sbagli,
o quando per tornare è tardi.
E ora sono qui
in giro per il mondo
e non ci sei più tu al mio fianco
se potessi averti ancora accanto
mi rimangerei le parole che ho detto…
E ora dove sei? Ora cosa fai?
A cosa stai pensando, che emozioni stai vivendo?
i respiri tuoi sono i battiti del cuore miei
e non è vero che non è più così…
se potessi averti ancora qui,
con il sole,
io e te, amore…
U
Un incompetente astrale mi disse un giorno…
ma quanto è .faticosa la vita, come un ciclista in salita
orge di pensieri che picchiano sulla testa e come il vento
soffi sul futuro, il Destino…
Guardi questa luna che si beve tutti i sogni del mondo
come un architetto fai progetti su cosa ti piacerebbe fare
poi quando va male ti senti una stella spenta,
una stella fulminata e la vorresti cambiare e smadonni
come un ubriaco in riva al mare.
Giorno dopo giorno ti ustioni di desideri,
chiudi gli occhi e speri di fare quello che hai sognato ieri
cerchi il tuo Universo, per dare a tutto un senso,
ma come è strana la Vita, la Vita
che non sai se ti è già stata definita
cerchi un modo per trovare la tua via d’uscita
ti addormenti e incroci le dita.
Oggi van di moda tinte ecologiche chiare
sulle spalle tatuaggi indelebili enormi
siamo tutti marinai con sguardi sugl’orizzonti
Pronti a prendere treni, aerei…
Come bastardini vivaci scodinzolanti
quando ci guardiamo dall’alto, siamo dei puntini
dei puntini in movimento, costante
come la pioggia disegnata su una sbarra
sempre in movimento, in affanno alla ricerca sempre di un evento
alla ricerca sempre di un qualcosa che
alla ricerca sempre di un tormento
alla ricerca sempre di un qualcosa che…